Shhh! Non si dice: è una parola tabù!
Da più di trent’anni, Taboo è un gioco da tavolo amato da italiani, americani e non solo. Il gioco nasce dal genio di Brian Hersch, noto ideatore di giochi da tavolo, la cui creatura più celebre è proprio Taboo. La fortunata idea ha avuto un successo internazionale! Negli anni, la veste grafica del gioco si è modificata ed evoluta, trasformandosi nella versione che conosciamo oggi.
Attualmente non ne esiste un’unica versione: per fare un esempio, se ne può trovare in commercio anche una versione Junior, semplificata appositamente per i più piccoli.
In questo articolo, prenderemo come riferimento principale la versione distribuita in Italia da Hasbro Gaming. Il gioco è disponile anche nella versione Junior per i piccoli.
Come si gioca
Tipicamente, i giochi di società tendono a creare un clima di convivialità e condivisione, al fine di favorire i legami familiari e di amicizia esistenti tra i giocatori.
Taboo incarna in pieno questo ideale, in quanto si tratta di un gioco di squadra. La modalità di gioco è coinvolgente, accende la competitività dei giocatori, che si lanciano in una corsa verso la vittoria.
Anche se i partecipanti sono divisi in squadre diverse, ciò non compromette l’interazione tra i team rivali. Come approfondiremo tra poco, parlando più nello specifico delle regole, il gioco prevede che gli avversari controllino l’operato gli uni degli altri. Di conseguenza, una partita a Taboo è una continua interconnessione tra i giocatori.
La versione classica è consigliata per partecipanti di almeno 12 anni. Pertanto, a chi vuole includere anche i più piccoli consigliamo la succitata versione Junior.
Le regole del gioco Taboo
Procedere con la prima partita del gioco da tavolo Taboo è piuttosto semplice.
Come già anticipato, per prima cosa i giocatori (che quindi devono essere almeno in quattro) si dividono in due squadre.
Dopo aver sistemato il tabellone, si può entrare nel vivo della partita. Lo scopo di ogni squadra è quello di fare punti, in modo tale da completare il percorso sul tabellone prima della squadra sfidante.
Ma come si fa ad accumulare punti? È a questo punto che entrano in gioco le carte: su ogni carta sono segnate delle parole. A turno ogni giocatore dovrà farne indovinare alla propria squadra il maggior numero possibile.
Per ogni parola, ne sono segnalate altre a cui bisogna prestare particolare attenzione: sono le parole tabù, ovvero le parole che è vietato usare per suggerire la soluzione corretta.
Controllare che il giocatore di turno non utilizzi una parole vietata sarà compito dei membri della squadra avversaria. Il turno finisce allo scadere tempo, scandito dalla clessidra. Per ogni parola indovinata, si avanza di una casella sul tabellone.
Pregi e difetti
Abbiamo già parlato del motivo per cui le peculiarità di questo gioco da tavolo siano davvero vincenti.
Ma Taboo rappresenta un buon prodotto anche sotto un altro punto di vista: è anche una forma di apprendimento. Infatti, il gioco permette di affinare l’esposizione e la memoria, oltre ad arricchire ed ampliare il proprio lessico.
D’altronde, qual è il modo migliore di imparare se non divertendosi?
Recensione e voto
Taboo è un classico e, si sa, i classici sono un successo senza tempo.
Il divertimento con questo gioco da tavolo è assicurato: un sicuro investimento per intrattenere i vostri cari, grandi e piccini!
Personalmente, i miei ricordi d’infanzia sono costellati di partite a Taboo: con la mia famiglia, con i miei amici, in casa, all’aria aperta. Insomma, dovunque ci fosse Taboo, lì c’erano anche tanta allegria! Ed è così tutt’ora.
Se anche voi volete aggiungere un po’ di brio alle vostre serate in compagnia, avete trovato il gioco da tavolo giusto. Taboo si merita un nove!