Saboteur appartiene alla categoria dei giochi di ruolo, più nello specifico è un gioco di miniera. L’autore è l’olandese Frederic Moyersoen, il quale ha affidato la cura della grafica ad Andrea Boekhoff. La casa editrice è Amigo, mentre in Italia è distribuito da Giochi Uniti.
Il gioco ha riscosso un successo così grande che, in aggiunta alla versione base, è stata realizzata un’estensione. In riferimento alla versione completa, su cui si concentrerà questo articolo, una partita dura in media mezz’ora e i partecipanti possono essere al massimo 12, preferibilmente di età superiore agli 8 anni.
Il gioco presenta una sua versione base, detta anche Saboteur 1, che può essere arricchita con l’espansione (non facile da trovare singolarmente in italiano ma già integrata nella nuova edizione), chiamata spesso Saboteur 2 e con l’edizione duello.
Come si gioca a Saboteur
Come in ogni gioco di ruolo, prima ancora di passare in rassegna le regole è importante immedesimarsi nella realtà creata dall’autore del gioco. Nel caso di Saboteur, i giocatori vengono catapultati nel cuore di una miniera e lo scopo di ognuno varia in base al proprio personaggio. I Nani Minatori, divisi in minatori blu e minatori verdi e capeggiati dal Boss, hanno come obiettivo quello di scovare il prima possibile il tesoro nascosto da qualche parte nella miniera: la pepita d’oro. Tuttavia, la loro missione sarà fortemente ostacolata dai Sabotatori, il cui unico obiettivo è quello di impedire ai Minatori di raggiungere la loro meta. Oltre a questi personaggi principali, ne esistono altri due, a mio avviso i più interessanti: il Geologo e il Profittatore. Il primo ha interesse a piazzare quante più gemme possibili lungo il percorso; il secondo vince in ogni caso, per cui può comportarsi come preferisce, aiutando ora i Minatori, ora i Sabotatori.
Due edizioni differenti dello stesso gioco:
Le regole di Saboteur
Saboteur non è soltanto un gioco di ruolo, ma anche un gioco di carte. Esistono essenzialmente tre tipi di carte: le carte personaggio, quelle percorso e quelle azione.
Ad inizio partita, ogni giocatore riceve una carta personaggio che gli rivela la propria identità, che deve essere celata agli avversari. Le carte percorso servono per scavare i tunnel che i Minatori useranno per raggiungere il tesoro, mentre le carte azioni hanno molteplici funzionalità, illustrate nel regolamento.
Come potrete immaginare, ci vuole un po’ di tempo per memorizzare tutte le regole. Di conseguenza, le prime partite potrebbero non essere immediatamente chiare e scorrevoli. Tuttavia, basterà qualche partita ed eventualmente l’aiuto di giocatori un po’ più esperti per farvi entrare completamente nel meccanismo del gioco. In più, il regolamento, che può essere consultato anche durante la partita, si rivela un ausilio decisamente utile, soprattutto per chi è alle prime armi.
Pregi e difetti
Come è già stato detto, le regole da ricordare per giocare a Saboteur sono tante, il che potrebbe far sentire spaesato chi gioca per la prima volta. Per tale ragione, è consigliabile che la maggiorparte dei giocatori sappia già come si gioca, altrimenti la partita potrebbe sembrare noiosa. Al contrario, con la compagnia giusta Saboteur risulta un gioco dinamico ed emozionante. I giocatori possono sfoderare le loro abilità machiavelliche, ingannando gli avversari per nascondere la propria identità e procedere indisturbati. La struttura del gioco permette di bluffare e di sorprendere con inaspettati colpi di scena, che potrebbero ribaltare improvvisamente l’andamento della partita.
Un altro punto di forza è la brevità del gioco, il che permette di non annoiarsi e di fare anche più di una partita. E, fidatevi, appena avrete finito, non vedrete l’ora di ricominciare!
Recensione e voto
In conclusione, gli amanti dei giochi da tavolo, come me, non rimarranno delusi da Saboteur, il gioco perfetto per trascorrere una avvincente serata tra amici. Vi ritroverete immersi nell’atmosfera del gioco: riuscirete quasi a sentire le umide pareti della miniera e i colpi di piccone sulla roccia. Insomma, Saboteur merita una bella A, come direbbero gli americani!